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ACCADEMIA DI AUTODIFESA WING TSUN AWTA

ASPETTI LEGALI

ARTICOLI DEL CODICE PENALE

Gli articoli del codice penale che riguardano la difesa personale e quindi di interesse per un praticante di WingTsun, sono:

52. Difesa legittima

– Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio od altrui contro il pericolo attuale di un’offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionale all’offesa.

55. Eccesso colposo

– Quando, nel commettere alcuno dei fatti preveduti dagli articoli 51, 52, 53 e 54, si eccedono colposamente i limiti stabiliti dalla legge o dall’ordine dell’Autorità ovvero imposti dalla necessità, si applicano le disposizioni concernenti i delitti colposi, se il fatto è preveduto dalla legge come delitto colposo.

L’articolo 52 (Difesa Legittima) afferma che non essendo possibile tutelare un bene o un diritto e contemporaneamente accettare che esso venga distrutto si può agire in maniera tale che esso venga protetto, afferma anche che il pericolo deve essere “attuale”, cioè che l’azione offensiva ingiusta è in fase di attuazione. L’intervento difensivo deve essere eseguito in quel momento non dopo, quando l’azione è ormai ultimata, nel qual caso deve essere richiesto l’intervento delle autorità. Infine viene specificata la condizione di proporzionalità che deve sempre intercorrere affinché una difesa sia da considerare legittima.
All’interesse dell’aggressore, che si è posto contro la legge, viene anteposto quello dell’aggredito purché vengano rispettate due condizioni:

  • l’aggressione deve essere ingiusta
  • la reazione deve essere legittima

Per essere ingiusta un’aggressione deve essere un’azione offensiva proveniente da un essere umano o da cose o da animali che gli appartengono. La condotta offensiva non deve essere necessariamente un comportamento violento, può anche essere un comportamento ingiurioso, oppure un omissione contro la quale e ammessa la legittima difesa .
L’aggressione deve avere come oggetto un diritto altrui. La facoltà di difesa si può esercitare sia per salvaguardare i diritti personali, sia i diritti patrimoniali. Accanto alla difesa dei diritti propri è prevista la difesa dei diritti altrui: “soccorso difensivo”.
Altro presupposto fondamentale della legittima difesa è che l’aggressore provochi un pericolo attuale di offesa. Non si deve trattare di un pericolo trascorso, ne di un pericolo futuro. La minaccia di lesione deve essere incombente nell’immediato momento del fatto. La nozione di pericolo attuale si può estendere anche a quella di pericolo perdurante.
La reazione difensiva deve essere necessariamente l’unico mezzo per poter proteggere il bene messo in pericolo o minacciato e per essere legittima deve rispondere a requisiti ben precisi:

  • ricadere sull’aggressore
  • deve sussistere la necessità di difendersi
  • il pericolo non deve essere diversamente evitabile
  • proporzionalità tra difesa ed offesa

Ogni requisito è logicamente e cronologicamente distinto, la mancanza di uno di essi rende superfluo l’accertamento del successivo, in quanto non sussisterebbe più la condizione di legittimità.
La necessità di difendersi si ha quando per sottrarsi al pericolo si sceglie di offendere l’aggressore, considerando che altrimenti l’unica alternativa possibile sarebbe subire l’aggressione. L’incapacità di evitare l’aggressione in maniera non violenta può dipendere da vari fattori, luogo chiuso che impedisce la fuga o anche totale imprevedibilità dell’attacco. Se il soggetto ha un’alternativa la necessità non sussiste, ad esempio se è possibile evitare lo scontro attraverso la persuasione o l’allontanamento. La fuga però può pregiudicare altri beni, del soggetto stesso (dignità personale o la salute), o di terzi (quando fuggendo da un pericolo si mette a repentaglio la vita di altre persone). La salvaguardia della sola dignità personale giustifica comunque una reazione di lieve entità come percuotere o immobilizzare l’aggressore, ma non le consistenti lesioni o peggio l’uccisione.
La inevitabilità del pericolo significa che il soggetto è impossibilitato a difendersi con un offesa meno grave di quella arrecata. Il bilanciamento degli interessi alla base della legittima difesa richiede che l’interesse dell’aggredito sia difeso con il minor danno per l‘aggressore.
La proporzione tra difesa e offesa si ha quando colui che è costretto a difendersi infligge al suo aggressore un danno inferiore, uguale o tollerabilmente superiore a quello che l’aggressore aveva minacciato. La proporzione è il rapporto di valore tra i beni o gli interessi in conflitto, all’aggredito quindi non è consentito ledere un bene dell’aggressore superiore a quello posto in pericolo dall’aggressione illecita. La stima della proporzionalità dei beni va fatta tenendo conto di numerosi fattori e le valutazioni fatte caso per caso. Il raffronto va fatto tra l’offesa minacciata e quella arrecata con la difesa: se si tratta di beni omogenei (per esempio vita contro vita) basta raffrontare l’intensità delle due offese, se si tratta di beni eterogenei (per esempio vita contro libertà sessuale) bisogna ricorrere al bilanciamento degli interessi (ad esempio e giustificata un donna che uccide o ferisce gravemente colui che tenta di usarle violenza, ma non è giustificato se lo fa per difendere un bene patrimoniale). La proporzione va rapportata anche ai vari fattori che condizionano aggressore e difensore. Come si è svolta l’aggressione? E’ chiara o equivoca? Si è svolta in maniera repentina o meno? E’ un’aggressione intenzionale, colposa o incolpevole? Si deve anche tener conto del soggetto aggressore: minore, infermo di mente, grossa corporatura, ma anche del significato che l’offesa può avere per l’aggredito, ad esempio la perdita di un dito per un celebre pianista.
Riassumendo affinché possa sussistere la Legittima Difesa devono verificarsi le condizioni di

  • necessità
  • attualità
  • inevitabilità
  • proporzione

Tali condizioni vanno ponderate dal difensore nella reale situazione concreta pertanto la valutazione deve essere di tipo relativistico e qualitativo, non può essere per la sua stessa natura una valutazione di tipo quantitativo.

E’ bene precisare che nonostante la relatività delle valutazioni da fare, i suddetti requisiti devono tutti ricorrere, altrimenti la legittima difesa si trasforma in un’offesa ingiustificata.